In questo articolo, (a circa un anno dal restauro del disco primo fuoco da tre metri), desideriamo presentarvi la realizzazione costruttiva del sostegno meccanico, che oggi (anno 2025) accoglie e sostiene la nostra parabola, che inizia piano piano ad essere sempre più vicina ad affrontare le nuove sperimentazioni radio.

Ci auguriamo che questo articolo sulla progettazione del sostegno meccanico possa esservi utile a riassumere il nostro progetto e le fasi costruttive del sistema di sostegno da noi progettato. Le fasi di costruzione elencate in questo articolo sono state svolte nella seconda metà dell’anno 2024, presso l’abitazione di Roberto IV3CYF.

PUNTO DELLA SITUAZIONE (Aprile 2024):
Nell’ultimo articolo riguardante il disco da 3 metri, disponibile cliccando questo link, vi abbiamo presentato in maniera dettagliata le fasi di pulizia e di restauro del riflettore parabolico. Nella seguente immagine potete ammirare il disco da tre metri una volta giunti al termine del restauro. É stata veramente una grande soddisfazione!


INTRODUZIONE AL SISTEMA MECCANICO UTILIZZATO

Una volta terminata la manutenzione del riflettore, abbiamo iniziato quasi nell’immediatezza a pensare alla progettazione di un sistema di sostegno che fosse in grado di sostenere il peso di circa 100 kg del disco in vetroresina (con l’aggiunta dei supporti per i futuri feed, tutte le antenne e le varie strumentazioni radio da implementare), riuscendo allo stesso tempo a consentire agevolmente il movimento meccanico e motorizzato del sistema in azimut ed elevazione.

Disponendo di uno spazio limitato all’interno del parco antenne che utilizziamo principalmente per la radioastronomia e per le attività con i satelliti radioamatoriali, abbiamo pianificato di creare una struttura carrellata e movimentabile, in modo da poter consentire dei rapidi spostamenti della struttura in caso di maltempo oppure qualora fosse necessario dell’ulteriore spazio libero per lavorare su altri progetti. 

Tra le varie idee e progetti di traliccio pianificati in una prima fase, siamo giunti alla conclusione che la migliore ipotesi costruttiva (nel nostro caso) sarebbe stata quella di realizzare un carrello, che, rispetto ad un traliccio fisso avrebbe consentito maggiore sicurezza e alcune libertà costruttive da non sottovalutare. 


IL PROGETTO MECCANICO

LA BASE DI SOSTEGNO E FISSAGGIO DEL DISCO

Per la realizzazione del carrello siamo partiti analizzando i materiali a nostra disposizione, pensando di sfruttare la ralla originale fornita assieme alla parabola. Da qui si è cercato di partire con la progettazione e la costruzione di un supporto carrellato che potesse adattarsi alla ralla esistente.

Nella seguente immagine, potete visualizzare la ralla di sostengo originale della parabola, che dispone di alcuni punti di fissaggio per essere posta su una struttura elevata. Essendo necessaria la rotazione azimutale del disco, abbiamo reso rotativo il supporto dotando la ralla di una serie di cuscinetti a sfera disposti in modo circolare. Questo sistema ha permesso la rotazione dell’intero dispositivo in maniera molto semplice, distribuendo uniformemente il carico superiore. Con l’abbinamento futuro a un rotore azimutale, il disco potrà inoltre muoversi automaticamente rimanendo appoggiato su questo supporto.

In questa immagine, sono visibili i cuscinetti a sfera pronti per la saldatura e al fissaggio sul supporto, che fungerà (con i tre alloggi “a zampa” inferiori) da base per costruire un solido “tripode”.

Nelle successive immagini è visibile la base superiore rotante (progettata appositamente per questo disco) che, appoggiata alla piastra con i cuscinetti, sosterrà il riflettore, mantenendolo fissato e collegato con dei bulloni in corrispondenza della forcella visualizzata (la forcella, riporta la stessa dimensione presente nella sede di alloggiamento sul disco). Nei prossimi paragrafi, potrete visualizzare l’accoppiamento del disco nel suo insieme.

NOTA: Nelle seguenti immagini, potete inoltre visualizzare gli alloggiamenti previsti (precedentemente menzionati), per la connessione di questa base rotante ad un tripode. É visibile inoltre la forcella superiore di collegamento, da abbinare al telaio della parabola.

IL TRIPODE, IL CARRELLO E IL TELAIO DI SOSTEGNO

Una volta definito il fissaggio superiore del supporto meccanico sul disco, si è proceduto alla realizzazione della struttura meccanica portante inferiore, che trovate descritta nei prossimi paragrafi. Il tripode è stato costruito utilizzando delle solide travi in ferro di sezione quadrata.

Per le gambe del tripode sono state utilizzate delle travi di sezione quadra 9 x 9 cm aventi una lunghezza di 120 cm ciascuna. Per la creazione del carrello, sono state impiegate invece delle travi di sezione quadra 10 x 10 cm.

Nelle immagini seguenti, potete visualizzare gradualmente la costruzione del tripode. In questa fase realizzativa (durata circa due mesi), ci siamo dedicati al taglio e alla saldatura del telaio e del tripode, concentrandoci sulla realizzazione di una struttura funzionante che ha richiesto diversi adattamenti durante la fase realizzativa.  

Una volta livellate e squadrate le tre gambe del tripode, abbiamo proceduto con la loro saldatura al telaio del carrello (anch’esso saldato e raccordato).

INSTALLAZIONE DEL SISTEMA DI RUOTE E MARTINETTI

Al fine di rendere stabile l’intero sistema, garantendone al contempo una facile movimentazione, è stato realizzato e installato un sistema di ruote e di martinetti. Nelle seguenti immagini, potete visualizzare i materiali utilizzati e le varie fasi di installazione, fino all’ottenimento del risultato finale.

Saldatura e creazione delle staffe per il fissaggio delle due ruote posteriori fisse. 

Preparazione e proporzionamento degli stabilizzatori.

ACCOPPIAMENTO TRA TRIPODE E BASE ROTANTE 

Una volta reso mobile il sistema, ci siamo dedicati alla preparazione della base rotante a ralla, andando a fissarla e ad accoppiarla alla base superiore (elemento con i cuscinetti a sfera), del tripode. Nelle seguenti immagini sono visualizzabili le prime fasi di saldatura del boom rotativo e del suo inserimento nella parte più alta della struttura

Nella seguente immagine è visualizzabile il boom rotativo fissato, una volta terminate le operazioni di saldatura.

Nelle seguenti immagini è visualizzato il sollevamento della ralla rotante, pronta per essere fissata sul tripode. La base rotante è stata installata e portata in altezza per mezzo di una carrucola appesa al tetto del capannone.

Questo è il risultato finale, a componente montato. Il supporto per il montaggio del disco si trova rialzato da terra di ben 220 cm.

MONTAGGIO “IN ARIA” DELLA PARABOLA AL SOSTEGNO MECCANICO

Ultimata l’installazione della ralla rotante, dopo circa 6 mesi di costruzione attorno al sostegno meccanico, ci siamo focalizzati sull’installazione definitiva della parabola e del suo telaio, sul tripode carrellato. Per effettuare questa operazione, ci siamo avvalsi di una gru di sollevamento dato il grande peso in gioco, dedicando un intero pomeriggio alle operazioni di sollevamento, di allineamento e di fissaggio. Nelle seguenti immagini, potete visualizzare la parabola montata dopo un anno e mezzo di lavori continuativi; potendo osservare i dettagli sul fissaggio e il risultato finale. 


CONCLUSIONI

Siamo giunti al termine di questo articolo, che riassume un lungo periodo di progettazione, lavorazioni meccaniche, sperimentazioni di gruppo e tanto tanto impegno. Ci auguriamo che il progetto della parabola (seppur in lento avanzamento) possa appassionarvi e fornirvi degli spunti per le vostre sperimentazioni. 

NOTA: Ogni articolo da noi pubblicato riassume la grande passione, la dedizione e la sperimentazione impiegata ed applicata al massimo delle nostre possibilità. Viviamo in una continua condizione di apprendimento (siamo radioamatori).

Prossimamente, verrà pubblicato un ulteriore articolo riguardante le successive sperimentazioni elettromeccaniche e le lavorazioni aggiunte al sostegno meccanico di questo disco (per garantirne il puntamento).
Per rimanere aggiornati sugli ulteriori sviluppi, vi consigliamo di iscrivervi gratuitamente alla nostra newsletter tramite la sezione che trovate al termine di questo articolo. Per qualsiasi dubbio o curiosità, non esitate a lasciare un commento nell’apposito modulo posto al termine dell’articolo.

Vi auguriamo buone sperimentazioni
Il Team di IV3 RadioLab


Scopri di più da IV3 RadioLab

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli via e-mail.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

IN EVIDENZA

Scopri di più da IV3 Radiolab

Abbonati ora e continua a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere il sito